Bike Trial, scopriamo i percorsi e le caratteristiche delle biciclette
Da Redazione
Marzo 04, 2020
Probabilmente nessuno si sarebbe mai aspettato un successo del genere, ma il mondo del Bike Trial sta crescendo in maniera sbalorditiva nel corso degli ultimi tempi. Una disciplina sportiva che si differenzia sotto diversi aspetti rispetto al ciclismo, ma che rimane comunque altamente spettacolare e certamente non semplice da affrontare.
Serve tanto allenamento, non solo dal punto di vista prettamente fisico, ma anche sotto l’aspetto tecnico, dal momento che c’è bisogno di gestire una bici che è differente rispetto a quella che viene usata normalmente per le classiche attività di ciclismo su strada oppure le mountain bike. Insomma, serve un periodo, che può essere più o meno lungo, per approcciarsi al meglio a questa disciplina sportiva.
Il Bike Trial, quindi, è una particolare disciplina sportiva che si pratica con delle apposite biciclette, che hanno caratteristiche molto precise. Ad esempio, devono essere usati solo materiali leggeri nella costruzione, ma che possano garantire al contempo un alto livello di resistenza.
Sul web ci sono diverse piattaforme che mettono a disposizione la possibilità di comprare questo tipo di bici, come ad esempio recklessbikes.it. Quest’ultimo è un portale che offre agli appassionati di questa disciplina sportiva davvero ogni tipologia possibile non solo di bici, ma anche di accessori e abbigliamento legato al Bike Trial, il tutto a prezzi veramente vantaggiosi.
I percorsi nel Bike Trial
Nelle gare di Bike Trial, l’obiettivo di ogni atleta è quello di superare un percorso obbligatorio, particolarmente difficile, in cui dovrà affrontare degli ostacoli. La principale complicazione sta proprio nel non poter mai appoggiare a terra i piedi e, ovviamente, le mani. È chiaro che serve avere un’ottima tecnica per potersi destreggiare tra questi percorsi.
Le tipologie di Bike Trial sono essenzialmente due, ovvero Natural oppure Indoor. Nel primo caso, i percorsi da affrontare son particolarmente ricchi di ostacoli già presenti in natura, ovvero radici, tronchi e rocce. Nella maggior parte dei casi vengono organizzati in ambienti naturali particolari, come ad esempio i letti dei fiumi, ovvero i boschi in montagna.
I percorsi indoor, dal canto loro, si caratterizzano per essere creati in modo artificiale e sono specifici proprio per tali eventi sportivi. Di solito, la loro realizzazione avviene con del materiale edile, come ad esempio assi di legno oppure pozzetti in calcestruzzo.
Le caratteristiche delle bici da Bike Trial
Abbiamo detto che i materiali maggiormente usati per la costruzione delle bici da Bike Trial devono essere leggeri e, al contempo, molto resistenti. Non è finita qui, però, dal momento che possono contare su una struttura del telaio del tutto particolare, in cui manca il sellino. Sì, avete capito bene: è questa la principale differenza rispetto a tutte le altre bici. Un aspetto che è legato alla scelta di consentire all’atleta di avere un maggiore ampiezza e libertà di movimento.
In questa disciplina bisogna porre la massima attenzione anche in riferimento alle ruote: sono tre le versioni principalmente presenti sul mercato, ovvero da 20, 24 e 26”. Le ultime versioni lanciate sul mercato sono quelle con la ruota intermedia da 24” e vengono scelte spesso e volentieri per l’impiego street.
Anche i freni sono fondamentali, dato che devono avere un livello di potenza decisamente alto, visto che devono occuparsi del bloccaggio della ruota anche in situazioni piuttosto rischiose. Di conseguenza, è facile notare come gran parte di queste bici possa contare su un sistema frenante idraulico a disco, anche se è notevolmente diffuso pure quello a pattino.
Gli impianti a disco vengono montati molto più di frequente sulle bici con ruote da 20”, in cui il fatto che la ruota presenta un raggio più limitato, permette di sfruttare una frenata che diventa, al contempo, molto potente e precisa. Per quanto concerne le ruote di dimensioni maggiori, invece, spesso si punta sulla variante a pattino magura HS 33, che riesce a limitare il peso ed elimina il problema della torsione dei raggi della ruota.
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