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Sicilia, andiamo alla scoperta delle zone più misteriose

Da Redazione

Marzo 24, 2018

Sicilia, andiamo alla scoperta delle zone più misteriose

Grazie alla tecnologia, al giorno d’oggi, c’è la possibilità di fare davvero di tutto, a partire dal giocare con portali come casino.netbet.it fino ad arrivare all’organizzazione di un viaggio dall’altra parte del mondo. E proprio in riferimento al turismo, è importante mettere in evidenza come internet riservi davvero un gran numero di strumenti per poter individuare offerte e occasioni da cogliere al volo per partire verso una meta di vacanza.

Tra le destinazioni più gettonate sul territorio italiano, troviamo senza ombra di dubbio la Sicilia. Un’isola meravigliosa, che è in grado di combinare una componente storica e culturale con un paesaggio che ha ben pochi eguali sotto ogni punto di vista.

Probabilmente in pochi lo sanno, ma queste terre hanno ospitato avvenimenti misteriosi di ogni tipo, al punto tale che i luoghi in cui si sono verificati sono diventati leggendari. Proviamo ad andare alla scoperta di quelle leggende che in pochi conoscono, ma che in men che non si dica diventano estremamente affascinanti.

I luoghi più misteriosi: ecco Francofonte

Una prima destinazione da segnare in questo potenziale itinerario alla scoperta di luoghi tanto meravigliosi quanto contornati da un alone di mistero in Sicilia, è sicuramente Francofonte. La prima cosa da fare è quella di evitare di fare confusione con la città tedesca di Francoforte.

Ebbene, questo paesino ospita una strada del tutto particolare, dal momento che produce un’illusione ottica che non capita spesso di vedere. Si tratta di una sensazione tipica di quelle strade che sono in pendenza, ma che in realtà sembrano in discesa. Dal punto di vista scientifico, ci sono due motivazioni di base per spiegare tale fenomeno. In primo luogo, potrebbe trattarsi di una strada in discesa che inganna alla vista per via del fatto di essere preceduta oppure seguita da un’altra porzione di strada con una forte pendenza, oppure presenta una conformazione geografica del tutto particolare e curiosa.

Bagno della Regina

Ecco un altro luogo della Sicilia più misteriosa, che sicuramente è molto difficile da sentir nominare negli itinerari proposti nella maggior parte delle agenzie viaggi. Ebbene, Bagno della Regina è localizzato proprio nei pressi di Palermo, dove si trova anche quella che viene chiamata “camera delle meraviglie”. Di cosa si tratta? Dispetto al nome, è una vera e propria grotta marina, in cui sono sorti un gran numero di culti pagani.

Insomma, tra strani riti e un fitto alone di mistero, Bagno della Regina nasconde sicuramente qualcosa. La presenza di una folta serie di iscrizioni, ma anche di troni e di scranni che sono stati scavati direttamente all’interno della roccia, rappresenta un mistero anche per tanti gruppi di studiosi che hanno provato ad approfondire la storia di questo luogo. Secondo la leggenda, pare che proprio in questa grotta marina venissero realizzati i culti di mysta, ovvero una serie di riti che avevano come fine ultimo quello di avere dalla propria parte Demetra.

Sautu Cavaddu a Milazzo

Da Palermo a Milazzo, il salto non è così grande. Eppure, in quest’ultima città, c’è la possibilità di ammirare Sautu Cavaddu: si tratta di una scogliera davvero molto particolare. Narra la leggenda, infatti, che in queste zone Elena Baele, una nobildonna di origini sicule di diverse epoche fa, avrebbe deciso di togliersi la vita per colpa di un problema d’amore. Così, sempre secondo quanto viene raccontato dal mito, pare che in tutte quelle notti in cui c’è la luna piena, possa capitare di scorgere il suo fantasma, mentre è intento a passeggiare a cavallo, nella speranza di trovare finalmente il suo grande amore.

Il Monastero di Clausura di Palma di Montechiaro

Ecco un altro luogo ricco di misteri: qui, pare che si trovi la “Lettera del Diavolo”. Si tratterebbe di una missiva che fu scritta con dei caratteri impossibili da comprendere e da decifrare, di cui sarebbe stato svelato solo da qualche tempo il significato. Pare che l’obiettivo, legato alla consegna di tale lettera, fu quello di tentare suor Maria Crocifissa, una delle suore del convento, e la leggenda narra che a recapitarla fu proprio il diavolo in persona.

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